25 gen 2013 0 commenti

Giorno 331! L'Australia Day ed un pò di storia!


Domani, 26 gennaio in Australia si festeggia l'Australia Day, festa nazionale ufficiale che ricorda lo sbarco della First Fleet nella Baia di Sydney, avvenuto il 26 gennaio del 1788. Il 26 gennaio 1788 fu il giorno in cui il capitano Arthur Phillip prese formalmente possesso della colonia del Nuovo Galles del Sud.
L'Australia Day è caratterizzato da celebrazioni in ogni parte del paese. In quest’occasione vengono assegnati premi nazionali molto prestigiosi, quali “Order of Australia” e “Australian of the year” per gli eccezionali meriti conseguiti. Ci sono anche cerimonie di premiazione per la cittadinanza, come ad esempio l'Australia Day Achievement Medallion, un premio riservato alle personalità civili che si sono distinte in qualche modo.
In molte città si possono ammirare le esibizioni aeree dell'Air Force australiana. Molto diffusi sono anche gli spettacoli di fuochi d'artificio, il più famoso dei quali è il Lottery Skyworks di Perth.
Di solito, inoltre, il Primo Ministro scrive un discorso alla nazione.
La maggior parte degli australiani aborigeni chiama l'Australia Day “Invasion Day”, in riferimento alla decimazione dei loro antenati, alle confische di terre e alla distruzione della loro cultura seguite all'arrivo degli Inglesi. Ma negli ultimi anni molti aborigeni hanno celebrato la festa come “Survival Day”, ringraziando che i loro antenati non siano stati completamente decimati dai coloni stranieri.
L'Australia Day è trattato con ambivalenza anche da quelli che considerano la fondazione della prima colonia non così importante per lo stato intero. Ad esempio, molti abitanti dell'Australia Occidentale sottolineano il fatto che gli inglesi non arrivarono nell'ovest del continente prima del 1791; ma anche alcuni Australiani dell'Est non vedono di buon occhio la celebrazione, affermando che si tratta solo di una festa commerciale.
In ogni modo, questa giornata è caratterizzata in tutto il paese da barbecue e picnic nei parchi, cricket e birra. Io domani lo trascorrerò con i miei amici a fare un bel BBQ a Bondi Beach e in serata, verso le 7pm ci trasferiremo in Darling Harbour a sentire il discorso del presidente e ovviamente a vedere i famosi fuochi d'artificio alla fine del concerto!


In quest’occasione, voglio farvi regalo di una piccola perla dall’Australia. Waltzing Matilda è, senza dubbio, la canzone australiana più famosa, tanto da essere stata proposta più volte come inno nazionale al posto di Advance Australia Fair. Il testo della canzone venne composto nel 1895 da Banjo Paterson, poeta e nazionalista australiano. La canzone venne usata come inno nazionale alla XXI Olimpiade e acquistò popolarità come "inno sportivo" della nazionale australiana di rugby, in contrapposizione alla haka neozelandese.

Once a jolly swagman camped by a billabong,
Under the shade of a coolibah tree,
And he sang as he watched and waited 'til his billy boiled
"Who'll come a-Waltzing Matilda, with me?" Waltzing Matilda, Waltzing Matilda
Who'll come a-Waltzing Matilda, with me
And he sang as he watched and waited 'til his billy boiled,
"Who'll come a-Waltzing Matilda, with me?"

Along came a jumbuck to drink at the billabong,
Up jumped the swagman and seized him with glee,
And he sang as he stowed that jumbuck in his tucker bag,
"You'll come a-Waltzing Matilda, with me".

Waltzing Matilda, Waltzing Matilda
Who'll come a-Waltzing Matilda, with me
And he sang as he set that jumbuck in his tucker bag,
"You'll come a-Waltzing Matilda, with me?".

Up rode the squatter, mounted on his thoroughbred,
Down came the troopers, one, two, three,
"Whose is that jumbuck you've got in your tucker bag?"
"You'll come a-Waltzing Matilda, with me".

Waltzing Matilda, Waltzing Matilda
Who'll come a-Waltzing Matilda, with me
"Whose is that jumbuck you've got in your tucker bag?",
"You'll come a-Waltzing Matilda, with me?".

Up jumped the swagman, leapt into the billabong,
"You'll never catch me alive," said he,
And his ghost may be heard as you pass by the billabong,
"Who'll come a-Waltzing Matilda, with me".

Waltzing Matilda, Waltzing Matilda
Who'll come a-Waltzing Matilda, with me
And his ghost may be heard as you pass by the billabong,
"Who'll come a-Waltzing Matilda, with me?"


La traduzione è un compito difficile, data la grande quantità di espressioni locali e giochi di parole.
La canzone racconta la storia di un vagabondo che si trova a bere del tè a lato di una laguna. Gli si avvicina una pecora recatasi in prossimità dell'acqua per bere, che lui ruba per trarne del cibo. Il proprietario della pecora se ne accorge e chiama tre poliziotti per far arrestare il vagabondo che, prima di farsi catturare, preferisce buttarsi in acqua e affogare. La canzone finisce raccontando che si può ancora ascoltare il vagabondo cantare una canzone che invita i viaggiatori a "ballare il valzer" con lui, sarebbe a dire, accompagnarlo nel suo vagabondaggio.
15 gen 2013 0 commenti

Giorno 321! A Sydney tutto è possibile!

Scusatemi il ritardo e se non scrivo ogni giorno, ma la vita di Sydney viaggia a 300 all'ora! 
Rieccomi qua e questa volta a parlare di animali! Ma non animali normali di normali dimensioni, ma bensì di un animale in particolare delle dimensioni di 26m di altezza e 18m di larghezza! Dimesioni paragonabili a un grattacielo di 9 piani! Vi chiederete se mi sono drogato o fumato qualcosa? Ebbene... NO! A Sydney tutto è possibile.
Dopo aver visto in farm serpenti e ragni, oggi vi parlerò di un animale assolutamente innocuo, ma G I G A N T E : una papera gialla che è arrivata in Darling Harbour a Sydney ad inizio gennaio! E' una papera di gomma, ideata dall'artista olandese Florentijn Hofman, conosciuto per le sue sculture giganti. Il suo scopo e' quello di offrire una nuova prospettiva sugli spazi urbani.
L'artista aveva già creato installazioni simili in Brasile, Giappone, Francia e nei Paesi bassi. Questa la sua dichiarazione: "Viviamo tutti quanti sullo stesso pianeta, le acque del mare  rappresentano la nostra vasca da bagno. La mia papera unisce idealmente tutto il mondo, per un grande bagno collettivo!".
In particolare, di questa splendida papera gialla, dice che non discrimina ed è ben lontana da ogni connotazione politica. Il suo scopo non è altro che sorprendere. 
La "paperella" ha iniziato la sua navigazione nel 2007 ed è approdata a Sydney dopo aver girato mari e oceani e aver toccato molte città del mondo. In Australia non è però arrivata da sola: insieme a lei hanno fatto trionfale ingresso in Darling Harbour anche 3000 papere di gomma di dimensioni normali e una infinità di altri natanti, barche e buffi oggetti.

Il suo arrivo ha dato inizio alle danze per l'apertura del Sydney Festival, il festival più famose Down Under. Un festival che raggruppa artisti di tutto il mondo e soprattutto porta colori, danza, musica, luci e opere d'arte. Il porto è stato trasformato in un'enorme vasca da bagno, con il fine, dice il direttore del Festival, di far rivivere la propria infanzia a grandi e piccini. 

Io mi sono perso l'apertura, ma sono comunque andato a vedere la Rubber Duck. Anche se non andavo apposta credo che l'avrei vista comunque, non passa inosservata. Mi è piaciuta proprio tanto. Sarà la dimensione, sarà il colore, sarà che ricorda le paperelle in ammollo nella vasca da bagno, ma mette allegria!!!





9 gen 2013 0 commenti

Giorno 315! Jhon Lennon cantava "Imagine" riferendosi all'Australia?

John Lennon ha immaginato una vita migliore, più pacifica, più ottimista del mondo con la sua canzone "Imagine" e con cui ha scritto parte della storia della musica.

Stava cantando pensando all'Australia?

Imagine all the people,
Living for today

... Suona come tutti i giovani qui in Australia!

You may say I’m a dreamer,
But I’m not the only one

... Suona come un europeo che gode di una vita più facile in Australia!

Chiedi a chiunque e tutti ti potranno dire che l'Australia è solo un luogo più facile da vivere che in Europa. Lo stile di vita è più rilassato. La gente è amichevole e rilassata. L'economia è forte. La vita è piuttosto buona e rispetto a molte parti del mondo, è un buon posto per vivere. Il famoso "no worries mate" riassume così tanto di Australia. In primo luogo che non c'è davvero tanto di cui preoccuparsi. Ma anche che le persone hanno un modo di pensare che è in qualche modo più positivo.

Sei pronto ad immaginarti in Australia? Sei pronto a dire: nessuna preoccupazione! Allora stai con me e continua a seguirmi... oppure vieni direttamente qua! A te la scelta!
C ya!

7 gen 2013 0 commenti

Giorno 313! Sydney again!

Dopo aver lasciato Sydney 5 mesi fa, eccomi tornato! Si, posso dire che mi è mancata veramente! Mi è mancata come la pioggia in un periodo di siccità! O come il caldo dopo un inverno gelido!
Questa è la città che avevo lasciato, la mia prima casa! La città dove mi ha accolto 10 mesi fa e mi ha insegnato tanto! Dove ho imparato l'inglese, ad adattarmi a lavori mai fatti prima o addirittura a vivere con persone che non avevo mai visto prima! Che poi saranno le stesse persone che al momento della loro partenza verserai lacrime, perché prima o poi tutti si devono salutare! Ti dovrai salutare proprio come succede con la tua famiglia... Arriverà il giorno che dovrai dire: "grazie mamma e papà per tutto! Ora è arrivato anche il mio momento! Il mio futuro comincia ora!"... Ed ora posso dirlo, quelle persone per cui verserai lacrime sono la tua famiglia!
Mi mancava tutto di Sydney!
Mi mancavano le passeggiate sotto il sole caldo! La maestosa bellezza dell'Opera House e del Harbour Bridge! La cordialità della gente! Salutare l'autista del pullman e ringraziarlo per il passaggio! Insomma una serie di cose che fanno di una città qualcosa di speciale!
Una città che mi ha dato tanto, ma soprattutto che mi darà tante altre cose che non posso nemmeno immaginare!
Ed ora mi trovo qua, su una panchina all'ombra mentre la carne sta cuocendo sul BBQ! Mi trovo con i miei compagni d'avventura Michele e Danilo! Mi trovo a Bondi Beach, nella spiaggia più famosa d'Australia! Mi trovo in Australia, a casa mia, a Sydney! Si ora sono felice!
Continuerò a godermi la città giorno per giorno!
Mi godo il momento dei 28 gradi, aspettando i 43 gradi di domani!
Mi godo il sole!
Mi godo tutto e ogni particolare! Particolari che un domani mi ricorderò per sempre nella mia vita! Particolari che costruiscono un'avventura! Un'avventura che un domani potrò raccontare a mio figlio!
Un saluto a tutti da Bondi Beach!
C ya mates!

6 gen 2013 0 commenti

Giorno 312! Propositi per il 2013 e buon anno a tutti voi!

Mi chiedono in tanti se ho fatto una lista di buoni propositi per il 2013.
No, se devo essere sincero, ma se mentre scrivo ci penso, posso dirvi che NON mi auguro un anno di felicità ma un anno di libertà.
Voglio essere libero. Libero anche di non essere felice. Si può????
Che noia questa storia della felicità. Sembra che se non sei felice sei uno sfigato, che se non ti diverti (soprattutto qua in Australia) non sei cool.
Bene, voglio essere libero ogni tanto di non essere felice. A volte lo sono e il cuore mi scoppia, a volte sono triste. Malinconico. Noioso. Silenzioso.
Ho smesso di cercare la felicità. Non voglio perdere gli attimi più belli nella ricerca (di cosa non si sa). Perdere il tempo, la vita.
Non voglio essere PIÙ felice di ora o ieri o di qualcun’altro.
Voglio vivere e basta. Voglio piangere, incazzarmi come una iena, ingelosirmi e urlare se necessario. Voglio avere la libertà di urlare. Sei felice? Forse si, Forse no.
Voglio essere libero di annoiarmi immensamente perché è dai momenti di noia che nascono le genialità. È dai momenti d’immensa tristezza che ho preso lo stimolo per cambiare la mia vita. È quando ho toccato il fondo che ho trovato la forza di risalire.
Quando mi sono sentito sola (e qua spesso mi capita) ho trovato la forza di mettermi in gioco, di conoscere gente nuova. È quando non cercavo la felicità che l’ho trovata.
E, se devo essere sincero, spesso non mi sono sentito felice. Con il senno di poi però mi sono reso conto che forse lo ero. Che avevo tutto e non lo vedevo. E ora lo metto a fuoco. E sono felice. Paradossale, eh?
Se tornassi indietro, si, cambierei qualcosa.
Ma non tutto. Tutti gli errori che ho fatto mi hanno portato qua. E direi che non è male.

Mi auguro un anno di libertà.
Libertà di andare a letto presto al sabato sera anche se “non fa fico o meglio come si direbbe in Australia non è cool”, libertà di non avere la più pallida idea di che direzione stia prendendo la mia vita, libertà di parlare forte anche se sembro un camionista, libertà di essere davvero sincero anche se “non sta bene”.
Liberarmi dalle aspettative. In primis mie e anche degli altri. Quanto sono più leggero ora?????? Tantissimo.
Libertà di dirvi che è bella l’Australia ma spesso penso all’Italia che tutti criticano e tutti odiano perché è casa mia e lo sarà sempre. Sono italiano e lo rimarrò sempre, indipendentemente da dove avrò una casa e un tetto sotto il quale vivere.
E vi auguro un anno di non-felicità o felicità e di libertà anche a voi.
A tutti voi che leggete ora, anche se non ho mai visto la vostra faccia. A tutti quelli che ho incontrato, a quelli che mi ricordo e a quelli che non mi ricordo.
A quelli che mi vogliono bene e a quelli che non me ne vogliono. A quelli che sono a casa e a quelli che sono lontani.
A quelli che mi hanno fatto del bene e a quelli che mi hanno fatto del male. Si, auguri anche a voi.
Vi auguro nel 2013 sempre più di prendere ogni difficoltà come un trampolino di lancio e non come un muro insormontabile.
Vi auguro un 2013 di libertà e di vita, qualunque forma essa abbia!







 
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